Ciao Noemi
Ed eccoci, ricominzando da capo.
Ieri sera quando sono arrivato mi sono messo a scrivere tutto quello che mi passa per la testa in un intento di poter spiegartilo. Il caso è che non riuscivo, sembra che abbia dimenticato come si scrive sulla carta, soltanto voglio un tasto di cancellare!
Come a volte ti ho detto, mi risulta difficilissimo dire le cose che mi passano per la testa o le emozioni che provo. In questo come sai bene siamo veramente diversi. Vedo in ognuno dei tuoi post come metti tutta l'anima su di loro, mentre i miei non fanno altro che spiegare cose superficiali come se fosse un giornalista che scrive i sucessi del giorno.
Non so se sempre sono stato così, da sempre ho nascosto più di quanto mostravo alla gente. Mia madre dice che sempre mi deve strappare i pensieri per forza, anche se alla fine intuisce abbastanza più di quanto vorrei.
Perché lo faccio? Sono più timido di quanto faccio sembrare e molto meno siccuro di me stesso di quanto vorrei. Mi vergogno di mostrarmi sensibile o di dire appertamente quello che mi sucede. Non voglio dare indici che possano farmi devole in confronto degli altri.
Riffiuto i consigli della gente; da sempre ho dovuto fare le cose per me stesso e sono troppo orgoglioso, scemo o abbituato come per lasciarmi guidare. Se qualcosa va male mi posso colpavilizare a me stesso e cercare soluzioni, senza dipendenze degli altri.
Quello è il risultato: finisco per sfuggire la dipendenza degli altri.
Sei la solita persona cui mi ha fatto cambiare un po' questo abbito, e non è stato fino a poco tempo fa che mi sono resso conto del fatto. Non mi piace, ti voglio troppo bene e mi fai cambiare una filosofia di vita alla quale mi ero abituato, quindi per una parte sento che distruggo i miei princippi di riuscire a fare le cose da solo. Mentre scrivo quasi posso sentire le tue risposte.
Non so che vuole dire per te 'ricominzare', stando in un punto così vicino al inizio non è facile dopo quanto abbiamo visuto insieme. Spero che non significa perderci deffinitivamente, voglio dare tutto quanto possa perché un giorno ci trovemmo insieme e tranquili come mai siamo stati.
Non prometto cambiare me stesso per riuscire, sarebbe negare me, la forma in cui faccio le cose... e forse con questo non mi piacerei a me stesso. Ma prometto darmi a conoscere, e ascoltare quello che mi dici, e sopretutto fare che mi lasci una impronta. Dal momento in qui scrivo questo ormai l'hai fatto.
Credo non mi ero neppure parlatto a me stesso così mai. L'ho scritto senza fermarmi un attimo, soltanto eliminando alcuni errori veloci grazie a questo bel tasto di cancellare.